Le elezioni in Francia e Spagna: un segnale per l’Europa?


È uscito in questi giorni il nuovo numero della rivista Res, che accoglie, tra i vari contributi, una nostra riflessione sulle ultime elezioni regionali in Francia e le consultazioni politiche in Spagna svoltesi a dicembre dello scorso anno.

Abbiamo scelto di analizzare l’andamento del voto in questi due appuntamenti elettorali per valutare i caratteri comuni o diversi del voto nei due paesi, gli effetti di due differenti sistemi elettorali e i segnali che, da entrambi gli stati, arrivano all’Unione europea e alla politica degli altri paesi, compreso il nostro.

Vi rimandiamo alla pubblicazione per approfondire e inseriamo qui sotto l’inizio del nostro contributo.

«Il mese di dicembre è stato ricco di interessanti appuntamenti elettorali in Europa. Nel corso di poche settimane si è votato in Francia per le elezioni regionali e in Spagna per quelle politiche. Queste due consultazioni, pur essendo di differente tipologia e coinvolgendo due paesi diversi, ci permettono di valutare verso dove stanno andando le principali democrazie europee e qual è il loro stato di salute e quello dell’Unione europea.

Il 6 e il 13 dicembre si è votato in Francia per le elezioni regionali. La Francia è oggi divisa in 13 regioni, che costituiscono la cosiddetta Francia Metropolitana, più 5 regioni dell’Oltremare (Guadalupa, Guyana, Mayotte, Martinica e Réunion). Quella appena trascorsa è la prima elezione successiva alla riforma delle regioni francesi, avvenuta nel 2015, che ne ha unificate alcune, portandole da 22 a 13.

Quello dello scorso dicembre è stato un appuntamento molto seguito anche dai media italiani, non tanto per la sua importanza, trattandosi di un’elezione locale, quanto per il risultato del primo turno, che ha mostrato un nuovo volto della Francia. Il primo partito nel paese, infatti, all’indomani del voto del 6 dicembre, era il Front National, guidato da Marine Le Pen e spesso alla ribalta della cronaca europea e non solo per le sue posizioni estremiste e antieuropeiste.»

 
 
res
Il link alla rivista

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