L’economia del Veneto nel 2014: segnali positivi per il 2015?


A fine 2014 proviamo a capire come è andata quest’anno l’economia veneta. I dati a disposizione aiutano a delineare con precisione il quadro relativo ai primi 9 mesi dell’anno, ma sono sufficienti per poter comprendere la tendenza annuale e per fare qualche sensata previsione per il 2015.

Come sta andando l’Italia? Anche il 2014, come prima il 2013 e il 2012, sarà un anno di recessione per l’Italia. La contrazione del prodotto interno lordo si attesterà quasi certamente tra il -0,3% e il -0,4%. Decisamente una flessione più contenuta rispetto ai due anni precedenti (rispettivamente segnati da un calo del -1,9% e del -2,3%), ma pur sempre un dato negativo o meglio un segnale di stagnazione dell’economia ai livelli più bassi.

La flessione anche quest’anno sarà legata alla domanda interna rappresentata da una spesa delle famiglie, si stabile rispetto al 2013, ma ancora molto inferiore ai livelli del 2008; e da una nuova contrazione degli investimenti, cioè degli acquisti di beni materiali e immateriali effettuati dai produttori e destinati ad essere utilizzati stabilmente nei processi produttivi delle imprese.

Se non altro il 2014 vede un clima di fiducia di consumatori e imprese(*) migliore rispetto al 2013 e al 2012, dove si erano raggiunti livelli molto bassi. Ciò fa ben sperare per la ripresa della domanda interna nel 2015.

E il Veneto? La tabella sintetizza l’andamento degli indicatori termometro dell’economia regionale, confrontati con i rispettivi dati italiani. Le notizie positive derivano dai dati sull’attività industriale: i principali indicatori di monitoraggio (produzione, ordinativi e fatturato) sono tutti in crescita, con incrementi significativamente superiori rispetto alla media italiana. Dati positivi in questo senso non si vedevano dal 2011, anno della ripresina dopo la recessione del 2009. Anche le indicazioni che provengono dai flussi commerciali sono positive, alimentando ormai una tendenza che dura da qualche anno.

Rimangono, tuttavia, alcune note dolenti: la dinamica negativa delle imprese attive, soprattutto artigiane; e la flessione delle vendite al dettaglio. In questi due casi i dati regionali sono in linea con le tendenze nazionali. Si conferma, quindi, la debolezza del sistema produttivo e della spesa per consumi delle famiglie.

 

Tab.1. Principali indicatori dell’economia del Veneto e dell’Italia nel 2014.

Economia_VEN

 

Note: variazioni percentuali nei primi nove mesi del 2014 confrontati con lo stesso periodo del 2013. Fonte: elaborazioni su dati Istat e Unioncamere.

 

Quindi che bilancio per il Veneto nel 2014? Il Pil regionale dovrebbe segnare un lieve incremento, trainato dai piccoli segnali di miglioramento che si scorgono tra i vari indicatori.

E cosa attendersi allora per il 2015? Bisogna innanzitutto premettere che regna una profonda incertezza. Questa può rapidamente indirizzare l’economia verso un’ulteriore recessione-stagnazione. Difficile fare previsioni. Quel che si può evidenziare è il fatto che se ripresa sarà, questa avrà molto probabilmente ritmi di crescita molto esigui, che scontano un arretramento di tre anni. Considerando inoltre che l’impatto di eventuali riforme, se positivo, non potrà dispiegare i suoi effetti in tempi brevi.

Dalle tendenze osservate per il Veneto, sembra che a livello regionale la spinta alla risalita assuma contorni più concreti. Le stime più accreditate, in effetti, disegnano per il 2015 un Veneto con un Pil in aumento dell’0,7% a fronte di una crescita nazionale dello 0,5%.

 

(*) L’indagine sul clima di fiducia di consumatori e imprese viene svolta dall’Istat mensilmente. Agli intervistati vengono poste domande qualitative riguardanti la situazione personale e quella generale dell’economia nazionale.

 

Per approfondire:

Bollettino periodico della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia del Veneto

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/ecore/2014/analisi_s-r

Barometro dell’economia Veneta

http://www.ven.camcom.it/userfiles/ID317__2014v11_VenetoBarometro.pdf

ShareShare on Facebook0Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn0Share on Google+0Email this to someonePrint this page